Attività formativa per : Medico chirurgo Attività formativa per : Infermiere Discipline di riferimento: Cardiologia Discipline di riferimento: Endocrinologia Discipline di riferimento: Geriatria Discipline di riferimento: Malattie metaboliche e diabetologia Discipline di riferimento: Medicina generale (medici di famiglia) Discipline di riferimento: Medicina interna Mese inizio corso: Febbraio
Descrizione del corso La fibrillazione atriale è l’aritmia cardiaca più frequente e la sua prevalenza aumenta progressivamente con l’età, risultando quindi frequente nel paziente anziano, nel quale si associa inoltre ad un rischio elevato di embolizzazione cerebrale. L’ictus cardioembolico rappresenta, infatti, una delle patologie più rilevanti per frequenza e gravità che gli operatori sanitari (neurologi, cardiologi ed internisti) si trovano ad affrontare nel paziente anziano. L’incidenza è infatti in progressivo incremento e le problematiche ad essa correlate assumono un ruolo di primaria importanza, sia dal punto di vista clinico (in termini di morbilità e mortalità), sia per l’impatto economico che la gestione di questa patologia impone all’intero Servizio Sanitario. Dal punto di vista clinico, il paziente con ictus cardioembolico secondario alla presenza di fibrillazione atriale. Il confronto tra specialisti per la gestione del paziente diabetico-cardiovascolare, rappresenta spesso un problema complesso, in quanto pone ai medici curanti differenti ordini di problemi, che comprendono gli aspetti diagnostici, di inquadramento eziologico, di trattamento e di prevenzione, sia primaria che secondaria. Un aspetto particolare della gestione clinica delle problematiche cardioemboliche cerebrali e rappresentato dalla prevenzione e cura nei pazienti anziani con fragilità clinica ed assistenziale. La prevenzione degli eventi cardioembolici nel paziente anziano risulta spesso assai complessa, particolarmente per le problematiche connesse alla Fibrillazione atriale e il diabete, come comorbilità maggiore. Il diabete è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo. In Italia si stima che la prevalenza del diabete noto dia di circa il 5,5% con valori più alti all’aumentare dell’età. Le nuove terapie ipoglicemizzanti hanno portato evidenze importanti nella riduzione delle ipoglicemie e in ambito di sicurezza cardiovascolare. Il fine dell’incontro risiede nel tracciare una possibile strada per la gestione ottimale dei pazienti tra Specialisti. Poi in una seconda fase interverrà la seconda componente fondamentale della questione e cioè il ruolo della terapia diabetologica nella protezione cardiovascolare. Questa è una strada senza ritorno e cioè una via da perseguire con tenacia e risolutezza fornendo al paziente diabetico la migliore terapia possibile e soprattutto la terapia più sicura, patogenetica e anche dotata di elementi che ne caratterizzino l’efficacia oltre la glicemia su tutte le componenti patogenetiche che si associano al danno cardiovascolare e cardio cerebrovascolare.
Tipologia Fad: Corsi in diretta su piattaforma multimediale dedicata (aula virtuale, webinar) - Fad sincrona
Specifiche evento Acquisizione competenze tecnico-professionali: IL CONFRONTO TRA SPECIALISTI PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE DIABETICO-CARDIOVASCOLARE, RAPPRESENTA SPESSO UN PROBLEMA COMPLESSO, IN QUANTOPONE AI MEDICI CURANTI DIFFERENTI ORDINI DI PROBLEMI, CHE COMPRENDONOGLI ASPETTI DIAGNOSTICI, DI INQUADRAMENTO EZIOLOGICO, DI TRATTAMENTO EDI PREVENZIONE, SIA PRIMARIA CHE SECONDARIA.
Informazioni corso Crediti assegnati: 3
Periodo di svolgimento: 21/02/2022
Durata del corso (in ore): 2
Azienda/Ente formativo: Dafne Srl
Verifica apprendimento: Questionario a risposta multipla (se online: con doppia randomizzazione)
Responsabile scientifico: Antonio Vetrano
Qualifica: Dottore
Quota di partecipazione: 0 €