Descrizione del corso All’alba della pandemia da virus SARS-CoV-2, la medicina necroscopica nella sua più ampia accezione del termine e delle sue funzioni, ha palesato limiti organizzativi, strutturali e tecnico-scientifici che anni di ordinaria amministrazione avevano nascosto, anche grazie ad un diffuso disinteresse verso le attività sanitarie connesse all’accertamento della realtà e delle cause della morte, ritenute spesso più un adempimento amministrativo e certificativo piuttosto che un concreto impegno deontologico, scientifico e di ricerca. Tuttavia, a dispetto di una organizzazione dei servizi di medicina necroscopica ispirati dai comuni dettami del riferimento normativo nazionale – il DPR 285/1990 – ma declinati a livello regionale e locale con modalità operative molto differenti tra loro e non sempre pronte a recepire e rispondere alle istanze legislative che di volta in volta ne chiedevano un “upgrade” di compiti e funzioni, i servizi di medicina legale delle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale hanno saputo far fronte con tempestività alla gran mole di lavoro e alla necessità di modificare un iter accertativo consolidato, rivelando una inattesa resilienza ed una capacità di adattamento da parte degli addetti ai lavori.
La nota contagiosità del virus SARS-CoV-2 ha, infatti, al pari di altre branche della medicina, imposto, ai medici necroscopi e prima ancora, ai responsabili dei servizi di medicina necroscopica, non soltanto uno sforzo in termini di approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, ma una vera e propria riorganizzazione delle modalità accertative (es. riduzione del tempo di osservazione) e del percorso delle salme (dal domicilio all’obitorio, dall’obitorio alle sale settorie, dall’obitorio alla sepoltura/cremazione) e certificative.
L’emergenza sanitaria ha tuttavia riportato alla ribalta una cronica carenza strutturale delle strutture obitoriali (territoriali e aziendali), dalla disponibilità di un numero sufficiente di celle frigorifero per la conservazione a breve/medio/lungo termine dei cadaveri, sino alla adeguatezza delle sale settorie per l’esecuzione degli accertamenti autoptici con finalità diagnostica e giudiziaria.
A tal proposito, il censimento delle sale settorie a norma per il contenimento del rischio biologico di livello 3, ha consentito di individuare pochissime realtà in grado di soddisfare i necessari requisiti di sicurezza, per modo che anche l’auspicata centralizzazione degli accertamenti in pochi centri, non sempre è risultata agevole, così da contribuire negativamente al numero totale di accertamenti autoptici effettuati nei primi mesi della pandemia.
Sul tema assume grande rilievo il contributo della Società Scientifica COMLAS che, in tempi non sospetti, ha fornito un contributo di sicuro valore scientifico, emanando un documento nazionale di indirizzo per l’esecuzione delle autopsie da cadavere deceduto a seguito di infezione da virus SARS-CoV-2.
E’ così che l’attività di accertamento delle cause di morte, anche attraverso il riscontro diagnostico (e, naturalmente, l’autopsia giudiziaria) ridefinisce nella fase pandemica, le priorità della medicina legale, ne valorizza le competenze all’interno dei confini delle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale e ne restituisce una valenza anche epidemiologica di sicuro valore.
Finalità evento: confrontare le esperienze regionali e locali con le quali i servizi di medicina legale hanno fronteggiato l’emergenza pandemica attraverso la riorganizzazione delle attività di medicina necroscopica.
Obiettivo: aumentare la consapevolezza degli addetti ai lavori delle potenzialità dell’attività di medicina necroscopica e della necessità di un impegno concreto per la rivalutazione di un settore che caratterizza e qualifica i servizi di medicina legale sul territorio, anche attraverso l’attività di riscontro diagnostico.
Tipologia Fad: Corsi in diretta su piattaforma multimediale dedicata (aula virtuale, webinar) - Fad sincrona
Informazioni corso Crediti assegnati: 7.2
Periodo di svolgimento: 15/05/2021
Durata del corso (in ore): 4
Verifica apprendimento: Questionario (obbligatoriamente a risposta multipla e a doppia randomizzazione)
Responsabile scientifico: Prof. Stefano D’Errico
Quota di partecipazione: 100 €