Romanzo - L’approccio multidisciplinare clinico e molecolare per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule localmente avanzato - Zona Toscana

Ogni anno nel mondo vengono diagnosticati oltre 1.600.000 nuovi casi di carcinoma polmonare e 40.000 sono i nuovi casi in Italia. Nel corso dell'ultima decade le aspettative di vita dei pazienti con carcinoma polmonare sono migliorate in ogni stadio di malattia grazie ai progressi registrati in campo chirurgico e radioterapico e all’introduzione di nuovi approcci terapeutici, il tutto unitamente ad una migliore comprensione e integrazione delle cure palliative. II NSCLC localmente avanzato (stadio III), rappresenta un gruppo disomogeneo in relazione alle scelte terapeutiche da intraprendere, soprattutto per quanto riguarda l’entità del coinvolgimento dei linfonodi loco-regionali (coinvolgimento dei linfonodi mediastinici e/o sottocarenali ipsilaterali N2). II trattamento deve comunque considerare diversi tipi di strategie terapeutiche e le possibili opzioni di trattamento nei pazienti con NSCLC resecabile possono comprendere la terapia di induzione seguita dalla chirurgia, la chirurgia seguita dal/a chemioterapia e/o dalla radioterapia adiuvante, la chemioradioterapia. Le scelte di trattamento in questi pazienti dipendono dall'estensione e dalla complessità dell'intervento chirurgico necessaria per asportare il tumore. Nel NSCLC non resecabile in stadio III, la chemioradioterapia concomitante costituisce il trattamento da preferire. In alternativa, ai pazienti che non siano in grado di tollerare il trattamento concomitante è possibile somministrare la chemioterapia e la radioterapia sequenzialmente (si parla in questo caso di chemioradioterapia sequenziale). In questo scenario risulta particolarmente affascinante l'introduzione dell'immunoterapia, che apre nuove prospettive terapeutiche in questo setting e il progetto formativo "ROMANZO" intende affrontare in termini critici e di approccio multidisciplinare le problematiche di natura sia clinica che molecolare che gli specialisti di riferimento si trovano quotidianamente ad affrontare. Siamo soltanto all’inizio dello sviluppo e dell’introduzione di questa tipologia di trattamento nell’oncologia toracica e molti sono ancora gli argomenti da definirsi in termini di efficacia, applicabilità, tollerabilità, combinazione con altri farmaci. Ancora una volta e a maggior ragione diventa fondamentale la collaborazione con altri specialisti (radioterapisti, pneumologi, endocrinologi, immunologi, radiologi...) a sottolineare come in oncologia toracica la multidisciplinarietà sia fondamentale.