La salute verso terzi. Educare alla salute l'autotrasportatore. Aggiornamenti.

Un fenomeno così importante sul piano epidemiologico, che colpisce così profondamente le coscienze, come la catena ininterrotta di incidenti e vittime della strada, non può lasciare per definizione indifferenti nessun operatore della prevenzione. In special modo il Medico Competente deve mettere a disposizione la sua professionalità e la sua esperienza per contribuire alla tutela complessiva della collettività, che passa attraverso una corretta gestione dei “nuovi” rischi da abuso di alcol e sostanze stupefacenti, ma anche nella promozione complessiva della salute e degli stili di vita di chi lavora sulla strada. Come ben sappiamo circa la metà degli infortuni mortali che accadono annualmente in Italia sono costituiti da incidenti stradali, perciò il Medico Competente, insieme alle altre figure della prevenzione aziendale previste dalla normativa, non può più sottrarsi alla responsabilità di gestire anche il rischio infortunistico stradale, soprattutto se ci si allinea a quanto affermato dal D.Lgs. 81/08 e 109/09 che “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità”, definizione molto forte mutuata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.Prevenire gli incidenti vuol dire in ultima analisi, è banale dirlo, contribuire alla salute collettiva. Per raggiungere questo obiettivo è quindi necessario che le persone dedicate all’autotrasporto, o più in generale che conducono mezzi di trasporto, siano in buona salute o meglio siano consapevoli delle loro condizioni di salute e si comportino logicamente.